Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento che reintroduce il carcere per i giornalisti. Roba da vero e proprio regime dittatoriale.
Ma sapete cosa vi dico? Che non me ne frega un cazzo!
Sono da tempo un disobbediente, quasi radiato dall’ordine, reietto in vari ambienti e bandito da altri. Se necessario diventerò anche un latitante, ma continuerò a fare il mio lavoro come ho sempre fatto, senza tenere minimamente in considerazione né tanto meno temere in alcun modo emendamenti, leggi, intimidazioni e porcate varie di questi fascistelli da strapazzo.
Per quanto mi riguarda, sono convinto che da tempo viviamo in una finta democrazia, nella quale il giornalismo si è trasformato in propaganda e ben prima dell’attuale governo. Dunque sono abituato a stare in trincea, tra censure, ban, infrazioni, etichette varie, algoritmi ostili e chi più ne ha più ne metta.
Coloro i quali invece hanno sempre riportato le versioni ufficiali dei fatti, ovvero quelle calate dall’alto dalle autorità, gli autoproclamatisi “professionisti dell’informazione“… ecco loro non hanno nulla da temere. Possono continuare tranquillamente a fare il loro lavoro da pennivendoli e scribacchini: devono solo cambiare casacca, rimodulare le frequenze per allinearsi alla voce del nuovo padrone di turno. Ma essendo mercenari non faranno alcuna fatica.
Io intanto continuerò a fare il mio come ho sempre fatto. Però mi raccomando: in caso… non fatemi mancare le arance.