È stato aperto un procedimento disciplinare nei miei confronti da parte dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, di cui per il momento faccio ancora parte. Il motivo è che in alcuni video sul mio canale YouTube (123), ho offeso a più riprese, in più occasioni e in maniera convinta, alcuni dei miei “colleghi” giornalisti del mainstream che per quanto mi riguarda, e colgo l’occasione per ribadirlo, non sono giornalisti bensì cortigiane, mercenari e zerbini.

Nei video in questione non ho mai insultato gratuitamente ma al contrario ho sempre argomentato il motivo dei miei attacchi, nei confronti di quei pennivendoli che puntualmente hanno raccontato e raccontano versioni dei fatti completamente distorte e strumentalizzate.
A partire dalla pandemia e tutto quello che ne è seguito, in cui abbiamo visto trionfare, proprio attraverso i mass media, l’imposizione del pensiero unico a discapito del pensiero critico, del beneficio del dubbio e del giornalismo d’inchiesta, quello vero, quello fatte di domande.
Oppure riguardo la guerra in Ucraina. Guerra combattuta per procura dagli Stati Uniti d’America attraverso la NATO e in cui l’Ucraina e l’Europa (Italia in primis) sono le vittime sacrificali. Verità questa, che la maggior parte dei giornalisti italiani, difesi con veemenza dall’Ordine, non hanno mai detto né scritto, perché appunto sono dei ciarlatani fatti e finiti. 

Caro Ordine dei Giornalisti e non solo Veneto ma nazionale, siete ridicoli. È da anni che i cosiddetti autoproclamatisi “professionisti dell’informazione” fanno tutto tranne che giornalismo.
Le bufale e le falsità che gli iscritti al vostro ordine hanno divulgato negli ultimi anni sono scandalose e sotto gli occhi di tutti, da mappe di giochi da tavolo spacciate per basi militari a scene di film hollywoodiani fatti passare per dirette reali. Giusto per fare due esempi, ma la narrazione dei media italiani è vergognosa, faziosa, falsa, strumentalizzata e distorta su qualunque tema ed argomento. 

Il massacro, il genocidio, la strage in corso a Gaza da mesi, nessuno ha nemmeno la decenza di definirla come tale e continuano a chiamarla guerra, anche in questo caso distorcendo totalmente la realtà.
E a proposito di giornalismo, le vicende del più grande giornalista del ventunesimo secolo, Julian Assange, un eroe perseguitato e torturato perché ha svelato al mondo i crimini del governo americano, sono completamente assenti, nascoste, censurate e ignorate, dal muro di omertà, silenzio e indifferenza della stampa italiana.

Anche su questioni meno rilevanti il comportamento degli scribacchini che voi definite giornalisti è ignobile e spregevole: di recente abbiamo assistito all’ennesimo misero teatrino, in cui proprio la sala stampa del noto Festival della Canzone italiana, ha ribaltato il risultato finale nonostante i voti dei telespettatori, prendendo parte a quella che a questo punto per quanto mi riguarda si può definire una vera e propria truffa legalizzata. E a proposito di quel circo osceno… la RAI, servizio pubblico pagato dai contribuenti, viene continuamente utilizzata per scopi politici e oggi più che mai per una propaganda becera, sfacciata e disgustosa.   

In tutto questo, caro Ordine dei Giornalisti, io non dovrei inveire contro i miei “colleghi” per le loro malefatte, perché non è deontologicamente o politicamente corretto. Ma andate a fare in ****!