Il problema non è mai stato né mai sarà la tecnologia di per sé, bensì l’uso che se ne fa. E’ dunque sbagliato schierarsi contro o a favore della tecnologia a priori ed è invece giusto ragionare su come imparare ad utilizzarla al meglio.

Il grande pericolo a mio avviso con cui dovremmo fare i conti al più presto, è la crescita esponenziale di nuove tecnologie che non va di pari passo con l’educazione al loro utilizzo, né tantomeno con una prudenza nell’approccio a questi nuovi strumenti che dovrebbe essere scontata se non addirittura obbligatoria. La storia dovrebbe averci insegnato (ma purtroppo questo non accade mai) che un uso avventato della tecnologia può portare a risvolti tragici.

Le grandi scoperte nella storia dell’umanità sono frutto del nostro intelletto. Ora secondo me è giunto il momento di fare un salto di qualità e aggiungere o affiancare a questo processo l’”elemento cuore”, ovvero i nostri sentimenti, che di fatto rappresentano il valore aggiunto e ciò che veramente ci differenzia (e sempre ci differenzierà) dalle macchine.
E’ giunto il momento di affrontare la realtà e renderci conto che questo abuso sconsiderato della tecnologia, sta devastando le nuove generazioni, che di essa sono più succubi e vittime, piuttosto che utilizzatrici.

Solo così facendo saremmo in grado di sviluppare e soprattutto gestire, una tecnologia che sia al servizio dell’uomo e non viceversa.