Qualche giorno fa, il 9 febbraio, ho pubblicato sul mio profilo Facebook un post, nel quale condividevo l’articolo de L’Indipendente titolato: Il premio Pulitzer Seymour Hersh: “Così gli USA hanno fatto saltare il Nord Stream” e lo commentavo scrivendo: “Ohibò, chi l’avrebbe mai detto? E ancora una volta gli ameriCANI giocano sporco. Questo sarebbe potuto essere tranquillamente il casus belli per una nuova guerra mondiale/nucleare! Bisognerebbe ringraziare la Russia per la pazienza e la lucidità.”
1 ora dopo ricevevo la comunicazione che il mio post “non rispettava gli Standard della community in materia di incitamento all’odio”. Per questo era stato rimosso e al mio profilo assegnata una nuova infrazione, che mi impedisce di pubblicare qualsiasi, post, commenti, messaggi privati per 30 giorni.
Ma nel mio post accennavo addirittura a una qualche forma di diplomazia, nel placare gli animi ringraziando appunto la Russia per non esser caduta della “provocazione” e per non aver reagito. Mi sembra l’esatto opposto di qualcosa che possa incitare all’odio.
Il problema del mio post, pare che siano state quelle 4 lettere in maiuscolo all’interno della parola ameriCANI.
Si, perché in una questione che riguarda il sabotaggio di un gasdotto che avrebbe potuto provocare l’inizio della terza guerra mondiale, un fatto di una gravità inaudita che i mass media occidentali stanno disperatamente cercando di nascondere e di fronte all’escalation continua alla quale stiamo assistendo da un anno ormai, di fronte all’invio di armi, sanzioni, di azioni che non fanno altro che gettare benzina sul fuoco, di fronte a una politica che parla solo di guerra e mai di pace, di fronte a tutto questo… se in un post di Facebook scrivo che gli “ameriCANI giocano sporco”, sono io che incito all’odio. Il solito mondo che gira al contrario.
Ma voglio cogliere questa occasione per portare l’attenzione proprio sulla notizia che in realtà, il social network made in California ha cercato di censurare.
Censura, che anche questa volta, darà invece ulteriore visibilità a quanto si voleva oscurare.
L’esplosione dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico sarebbe stata un’operazione segreta ordinata dalla Casa Bianca e portata avanti dalla CIA, utilizzando un’esercitazione militare della NATO come copertura.
Quando successe il fattaccio, a fine settembre 2022, la stampa internazionale da subito cercò di insinuare che la responsabilità fosse russa.
Noi invece, su L’Indipendente, il 4 ottobre 2022, pubblicavamo un articolo titolato “Chi ha sabotato il Nord Stream? Se troppi indizi fanno una prova…” cercando di offrire una panoramica diversa e imparziale, rispetto alla solita narrazione dei fatti distorta della propaganda filo-americana.
Ora immaginate per un istante se fosse successo il contrario… se un qualsiasi stato del mondo avesse sabotato un gasdotto degli Stati Uniti d’America nel loro territorio. Avrebbero scatenato l’inferno in terra! In questo caso invece nessuno dice niente. E chi prova a farlo, viene zittito.