Oggi, 9 maggio si festeggia la giornata dell’Europa. Un’Europa complice del genocidio in corso in Palestina ad opera di Israele. Un’Europa che continua a fornire armi a un capo di governo definito dalla Corte di giustizia internazionale un criminale di guerra, il macellaio Benjamin Netanyahu.
Un’Europa muta, ignavia, omertosa di fronte agli oltre 50mila civili massacrati, di cui la gran parte donne e bambini; di fronte a centinaia di migliaia di persone mutilate, dilaniate, ferite gravemente; di fronte a ospedali bombardati e città rase al suolo.
Un’Europa incapace, inutile, imbarazzante. Festeggiatela voi quest’Europa, a me fa schifo, per non dire peggio.

Intanto l’Onu ci fa sapere che a Gaza è in corso una “catastrofe umanitaria”, testuali parole e che è arrivato il momento di «superare la retorica e adottare misure coercitive per porre immediatamente fine alla carneficina».
Bene, allora domando io all’Onu: cosa state aspettando di preciso, per inviare i vostri caschi blu in Palestina?

E poi avrei anche un paio di domande per il governo italiano. Preso atto che tutti i principali esperti di geopolitica e storia medio-orientale, concordano che l’unica soluzione possibile per risolvere la questione palestinese sia 2 stati per 2 popoli, per quale motivo non riconoscete lo stato di Palestina come hanno fatto già 140 paesi del mondo e di recente anche paesi europei come Spagna, Irlanda e Norvegia? Cosa state aspettando?
Perché parlate di pace e contemporaneamente continuate a fare affari, dunque foraggiare e sostenere Israele? Perché non vietate l’ingresso in Italia, a tutti i turisti israeliani fin tanto che il loro governo non fermerà il massacro, come del resto han fatto di recente le Maldive? Perché non fate qualcosa?

Qualcosa in realtà si sta muovendo, non nella politica bensì nell’opinione pubblica, con ritardo è vero, ma meglio tardi che mai. Milioni di persone in tutto il mondo stanno alzando la voce, si stanno mobilitando e facendo sentire. Bisogna insistere, per demolire il muro di silenzio e indifferenza che nasce dal vergognoso comportamento dei mass media, megafoni e zerbini dell’establishment globale. E poi pretendere che tutti prendano una posizione, che dicano qualsiasi cosa a riguardo, anche solo un “Basta!”, in nome della dignità umana: a tal proposito continuo a chiedermi dove sono i personaggi pubblici, i vips, gli influencer: come cazzo fate a stare ancora zitti di fronte a quello che sta succedendo?

Israele qualche giorno fa ha approvato il piano per impadronirsi definitivamente della Striscia di Gaza, fregandosene ancora una volta di tutte le risoluzioni e in generale del diritto internazionale. 
Se l’Europa ha scelto il silenzio, allora che sia la nostra voce a riempire il vuoto. Se i governi hanno scelto la complicità, allora che siano i popoli a scegliere la giustizia.
Perché chi oggi tace davanti a un genocidio, domani sarà ricordato come chi ha lasciato morire degli esseri umani innocenti senza nemmeno provare a salvarli. Ma noi possiamo ancora fermarci sull’orlo dell’abisso, possiamo ancora scegliere di essere umani. E gridare, tutti insieme: Palestina libera, adesso.