TikTok mi ha fatto fuori! Il mio account, con 84mila iscritti e oltre 1 milione e mezzo di like, è stato bloccato definitivamente. E allora adesso, mi tolgo un sassolino dalla scarpa e vi dico che cos’è realmente TikTok. Perché lo so, siete tutti convinti che si tratti semplicemente di un social network, invece non è così.
TikTok è un’arma, un’arma cognitiva, una vera e propria arma di distrazione di massa, la più efficace mai concepita. È stata sviluppata dal governo cinese dopo anni di studi e realizzata appositamente per combattere quelle che oggi vengono definite “guerre ibride”. Attraverso TikTok viene attaccato l’ambiente informativo di una società e in tal caso, in modo particolare, quello delle nuove generazioni, per indebolirlo e renderlo inerme.
Non a caso TikTok in Cina non c’è, o meglio non funziona, è stato bandito! Non lo lasciano usare ai loro cittadini. Esiste un’app “parallela” che si chiama Douyin ma… il cui algoritmo, promuove contenuti edificanti, mentre in Occidente l’algoritmo di TikTok fa l’esatto opposto, dando rilievo a video che agevolano comportamenti antisociali, che distruggono la soglia dell’attenzione, addirittura in certi casi che incitano al suicidio e che quindi alla fine devastano le società bersaglio.
TikTok è esattamente come il whisky dato ai nativi durante la conquista dei colonizzatori in America. Stanno letteralmente bruciando il cervello dei nostri adolescenti (e non solo loro).
Ecco spiegato perché, per esempio, i miei contenuti riguardo la contro-informazione, il pensiero libero e critico o il giornalismo imparziale, non vanno bene, vengono rimossi e il mio account bloccato. Mentre allo stesso tempo spopolano e vengono spinti video idioti, diseducativi e alienanti.
Non solo: il gruppo hacker Anonymous tempo fa ha diffuso il seguente appello: “Cancellate TikTok in questo stesso momento e se conoscete qualcuno che lo usa, spiegategli che non è nient’altro che un malware nelle mani del governo cinese, intento in una colossale operazione di sorveglianza di massa.”
Parliamo di un’applicazione scaricata da 3 miliardi e mezzo di persone che non a caso, l’India (la più grande democrazia del mondo) ha proibito in quanto secondo il governo “rappresenta una minaccia alla sovranità e alla sicurezza del paese”. Di recente anche il Nepal ha bloccato TikTok con la motivazione che “mina l’armonia sociale”. Viceversa in Cina, sono proibiti praticamente tutti i social occidentali, da Facebook a Twitter, da Instagram a YouTube e addirittura Telegram. Avendo loro prodotto un’arma cognitiva come TikTok, naturalmente temono che le applicazioni americane siano altrettanto pericolose per non dire letali. Oltre al fatto che in Cina la libertà di stampa, parola o pensiero non esiste.
Noi invece TikTok l’abbiamo accolto a braccia aperte, prima di accorgerci che forse, più che un giochino stupido ed innocuo, era un cavallo di Troia devastante.
I danni li vedremo tra qualche anno, è solo questione di tempo, prima che la bomba esploda… tik tok tik tok.