La Route 66 è una delle prime highway federali. Fu aperta l’11 novembre 1926. Originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraversando gli stati Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California. La distanza complessiva era di 3.800 km.
La Route 66 fu una strada usata per la migrazione verso Ovest e supportò l’economia delle comunità attraverso le quali passava. Le popolazioni prosperarono per la crescente popolarità della strada. Fu ufficialmente rimossa dal sistema delle highway nel 1985, quando assieme alle altre fu rimpiazzata dall’Interstate Highway System (le moderne autostrade). La strada esiste attualmente con il nome di “Historic Route 66” ed è percorribile a tratti. Nel corso degli anni è diventata un vero è proprio simbolo dei viaggi on the road. Si trovano citazioni e riferimenti alla strada in innumerevoli film, libri e canzoni.
Dopo aver visto ieri il punto di partenza della storica strada, oggi ne abbiamo percorso qualche decina di chilometri, dopo aver visitato l’Hall of Fame & Museum al 110 di W Howard St. a Pontia (Illinois).
Una simpatica vecchietta (membro onorario della Route 66 Association of Illinois) ci ha fatto da guida, indicandoci gli oggetti più “preziosi” tra quelli esposti. Mentre ci raccontava di storie lontane, aveva gli occhi lucidi e le sue parole erano piene di orgoglio.
Centinaia di cimeli, targhe, gadgets, foto e ricordi esposti molto accuratamente e divisi per anni e zone. L’entrata al museo è gratuita, ma all’entrata una vistosa cassetta per le offerte funge da check in, e l’offerta è quasi obbligatoria (e giusta).
Dietro al museo, un grande e bellissimo murales realizzato nel 2006, riporta il simbolo originale della strada…
Entusiasti più che mai ci siamo rimessi in viaggio, percorrendo, come detto all’inizio, alcuni chilometri della Strada Madre (uno dei tanti soprannomi della R.66).
Essendo questa esclusa dai moderni itinerari, non è stato facile seguirla. Nè il navigatore satellitare nè internet ci hanno aiutato. Abbiamo quindi dovuto abbandonare i nostri “sistemi ultratecnologici” e seguire i cari vecchi cartelli stradali.
Nel tardo pomeriggio, dopo 280 km circa, siamo arrivati a St. Louis, nel Missouri. Qui ci siamo fermati solo qualche ora, giusto il tempo di visitare il simbolo della città, il Gateway Arch, un arco gigante, alto 192 metri, sulle rive del Missisipi.
Dopodiché abbiamo fatto un giro in auto per il centro (nulla di che) e ci siamo presi una pausa al Flamingo Bowling.
Salutata St. Louis siamo ripartiti alla volta della nostra prossima tappa, ovvero Kansas City. Un’altra ora di auto e stop per la notte in uno squallido motel sulla strada (Colonial Inn, 974 Tree Farm Rd., High Hill, MO).
Siamo nel cuore dell’America, tutti in ottima forma e caricatissimi per la seconda parte di questo fantastico viaggio.
Restate con noi… il meglio deve ancora arrivare!
Spese del giorno
Generali: 52 $ motel, 2 $ autostrada, 50 $ benzina (tot 104 $)
Sir: 2 $ colazione, 18 $ pranzo, 5 $ bar, 6 $ bowling, 7 $ cena (tot 38 $)
Ric: 2 $ colazione, 23 $ pranzo, 5 $ bar, 15 $ scorta birre, 7 $ cena (tot 52 $)
Tinto: 4 $ colazione, 25 $ pranzo, 5 $ bar, 6 $ bowling, 15 $ scorta birre, 5 $ cena (tot 60 $)
Km percorsi: 370
Frase del giorno: Please, 3 McNuggets and 1 BigMac.
Canzone del giorno: Silence – Delerium feat. Sarah McLachlan