A Pieve di Cadore, il paesino di montagna immerso nelle Dolomiti dove sono nato e dove vivo, l’11 giugno scorso si sono svolte le elezioni comunali. Si è presentata una sola lista e non essendosi raggiunto il quorum per pochi voti (77 su 1.776 necessari), è arrivato un commissario esterno.
La lista civica in questione si chiama “Progetto Cadore” e ho partecipato personalmente alla sua creazione senza essere tra i candidati. Insieme ad altre 20 (formidabili) persone abbiamo lavorato duramente per più di un anno, cercando di presentare un programma serio e completo, e una lista di candidati competenti e motivati. Insieme abbiamo scelto di non presentare la cosiddetta “lista civetta” che ci avrebbe garantito un’elezione sicura (senza avere il problema del quorum) e qui ora voglio spiegarne i motivi e condividere alcune riflessioni a riguardo.
“Progetto Cadore” non è solo una lista civica, è molto di più. Questo progetto è nato per CAMBIARE IL CADORE, rinnovarlo totalmente, prima di tutto nella mentalità delle persone che lo abitano. Si tratta di una rivoluzione culturale e sociale che guarda avanti di 50 anni e che, ci crediate o no, è già iniziata.
“Progetto Cadore” è un progetto ambizioso, complesso e articolato, tanto da rendere necessaria la partecipazione attiva di chi questo territorio lo vive quotidianamente. E proprio per questo non avrebbe avuto alcun senso vincere le elezioni con un escamotage come quello della “lista civetta”. Proprio per questo, anche potendo tornare indietro, non la faremmo. E non la faremo mai! Di certo non con questo nome e non con questo progetto.
Eravamo ben consapevoli del rischio che si correva e l’abbiamo affrontato senza indugi: ne usciamo a testa alta, con una coerenza rara e una forza rinnovata, a partire da quelle 1.601 persone che hanno espresso la loro fiducia nei confronti di “Progetto Cadore” e che forse, prima di altri, hanno colto quel segnale di cambiamento che abbiamo provato a trasmettere. Colpa nostra se non siamo riusciti a farlo arrivare a un numero sufficiente di cittadini. Lo faremo.
E’ riduttivo soffermarsi sull’amaro risultato elettorale anche perchè nessuno di noi ha perso. La passione e l’entusiasmo dei giovani che hanno preso parte a questo progetto e che ora rappresentano il suo cuore pulsante, è il punto da cui ripartiremo. O meglio, il punto da cui proseguiremo… perchè in realtà non ci siamo mai fermati ed è bene che si sappia, non abbiamo mai nemmeno preso in considerazione di fermarci qualsiasi fosse stato l’esito delle elezioni. Perchè lo ribadisco, quello che abbiamo fatto con “Progetto Cadore” e soprattutto quello che faremo, è molto più importante del risultato di una sfortunata tornata elettorale. Semplicemente, si rimanda tutto di un anno, nel quale continueremo il percorso intrapreso, cercando di coinvolgere nuove anime e di migliorare intenti e iniziative.
Non siate amareggiati, Voi che siete andati a votare e avete creduto in questo progetto: è solo l’inizio di un lungo viaggio e siate orgogliosi di averlo intrapreso, sarà bellissimo. Non siate troppo soddisfatti, voi detrattori che avete tifato per il non-voto e che auspicavate un commissario: questo arriverà e allo stesso modo se ne andrà (amministrando burocraticamente un territorio che non conosce né tanto meno ama); noi invece SIAMO VENUTI PER RESTARE e siamo talmente solidi nei nostri intenti che non vi biasimiamo nemmeno. Faremo semplicemente del nostro meglio per spiegarvi la bontà di questo progetto. Amiamo nel profondo questo territorio, lo difenderemo con tutte le nostre forze. E con tutte le nostre forze porteremo avanti “Progetto Cadore”.
Un bel proverbio indù dice che “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce” ed è proprio così: il quorum non raggiunto e Pieve commissariata è l’argomento delle ultime settimane, tutti ne parlano qui… mentre nel silenzio e nella calma all’ombra delle montagne più belle del mondo, sta crescendo una foresta.
> Se vuoi partecipare: GRUPPO FACEBOOK PROGETTO CADORE
AGGIORNAMENTO del 11.06.2018
La lista civica “Progetto Cadore” ha vinto le elezioni amministrative del 10 giugno 2018 nel comune di Pieve di Cadore con 978 voti equivalenti al 52,3% dei votanti, avendo la meglio sull’altra lista civica in corsa. Bepi Casagrande è il nuovo sindaco.