pokemon go persone

Scriverò di getto perchè già perder del tempo per una cosa simile un po’ mi turba. Però due righe le voglio scrivere, per lo meno per far sentire la mia voce (e quella di chi la pensa come me).

Negli ultimi giorni, sul pianeta terra, sta spopolando questa cosa di Pokémon Go: in poche parole è un gioco che prevede di catturare dei mostriciattoli virtuali in giro per il mondo (reale) attraverso il proprio smartphone. Parliamo di realtà aumentata.
Da quando è stato rilasciato, mandrie di giovincelli (e non) con la testa china sul proprio telefonino, hanno invaso parchi, strade e piazze di tutto il globo.

Ora, ho giocato anch’io coi videogames e ogni tanto ci gioco ancora, anch’io ho buttato diversi pomeriggi adolescenziali davanti a gameboy, playstation e pc vari. Il mio strumento di lavoro è un computer quindi ci passo davanti ore al giorno e la connessione web per me è fondamentale. Conosco bene quindi “questo mondo”.

Pokemon on Victory Memorial Parkway_1468199849979_3908938_ver1.0Ma signori, qui siamo veramente OLTRE.
Le immagini che girano questi giorni sui social, della gente ingobbita sui propri iPhone, non possono che rievocare gli zombie dei film horror.
E secondo me c’è poco da ridere perchè un livello tale di distrazione e rincoglionimento di massa, io non l’ho mai visto prima.

Tra i difensori della nuova trovata Nintendo, la tesi che va per la maggiore è che grazie a Pokémon Go ora “si esce di casa, ci si incontra tra amici e si fanno belle passeggiate“. Io sinceramente faccio fatica a replicare perchè se questo vagare alla ricerca del NULLA per qualcuno significa incontrarsi tra amici e fare belle passeggiate, ci rinuncio e lascio a ognuno la propria convinzione.

Ma voi secondo me non state bene! Vi state facendo rubare il tempo, la vita, senza che ve ne accorgiate.

E’ in arrivo anche il braccialetto Plus che indossandolo vibrerà in prossimità dei Pokémon in modo tale da essere “operativi” sempre e ovunque si vada. Originalmente venduto a 34 dollari, su Ebay c’è già chi è disposto a spenderne 200 per averlo. Della serie, la manetta (a pagamento) è servita.

Il problema non è mai la tecnologia ma l’uso che se ne fa. Quella di cui sto parlando è una generazione che ha accesso a una tecnologia incredibile ma non la sa usare nel modo corretto,  quindi ne abusa! Secondo me è arrivato il momento di iniziare a ragionarci sopra seriamente, prima che sia troppo tardi.

Questo era Central Park a New York qualche giorno fa (non che in Italia vada meglio)…

Per chi volesse approfondire segnalo anche questo articolo, che mi trova d’accordo: Pokemon Go, le prede siamo noi