Discorso di Roger Doiron, fondatore di Kitchen Gardeners International una rete non profit composta da 20.000 persone in 100 Paesi.
Coltivare un orto sovversivo
“Il mio nome è Roger Doiron e coltivo un piano sovversivo. È così sovversivo infatti che ha il potenziale per modificare radicalmente l’equilibrio di potere non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo. Riconosco che le mie parole vi suonano.. vi suonano leggermente alla Doctor Evil, lo posso comprendere, ma, credetemi, abbiamo davvero poco in comune. I suoi piani segreti parlano solo di distruzione e segretezza mentre i miei piani parlano di creazione e apertura Infatti, il mio piano può funzionare se lo condivido con più gente possibile. Ed ora lo condivido con voi, ma mi dovete promettere che lo condividerete a vostra volta con altri.
Più cibo con meno petrolio, acqua, tempo
Sappiamo che la popolazione sta aumentando e molti di noi si rendono conto che sta anche cambiando. Dal 2007 è avvenuto un passaggio fondamentale: da un mondo principalmente rurale a uno principalmente urbano e questo ha implicazioni sul modo in cui sfameremo queste persone, sugli approvvigionamenti di cibo nelle città. Ora, immagino che ci sia qualche fan di Stephen King tra il pubblico presente, ed io sono uno di loro, ma posso dirvi che non ho mai letto niente di più spaventoso di questo. Ed è la statistica che dice che per permettere la crescita della popolazione dovremo coltivare più cibo nel corso dei prossimi 50 anni, di quello che abbiamo coltivato nel corso dei 10.000 anni passati. Ora, ciò che rende questo ancora più impegnativo, è che avremo bisogno di coltivare tutto questo cibo con meno. E quando dico meno, intendo un certo numero di cose, meno petrolio, per esempio. I geologi più rispettati credono che abbiamo già raggiunto il picco della produzione di petrolio mondiale. Ora potreste pensare che non ci sia un collegamento fra petrolio e cibo, invece di fatto ce n’è uno molto forte. Ci vogliono 10 calorie di energia da combustibili fossili, nel nostro sistema alimentare altamente industrializzato, per produrre una caloria di energia alimentare.
Gli orti crescono bambini e famiglie sane
Un altro messaggio importante è questo: gli orti crescono bambini e famiglie sane. Nell’economia attuale la chiave per far passare questo messaggio è, gli orti aiutano le famiglie a risparmiare. Rispetto a ciò, fidatevi tranquillamente delle mie parole, perché, un paio di anni fa, oltre a tritare gli ortaggi con mia moglie abbiamo tritato numeri. Ed abbiamo scoperto che alla fine, abbiamo risparmiato oltre 2000 dollari coltivando il nostro cibo. Voi,ora, potreste chiedere: se gli orti producono tutte queste belle cose, come facciamo a farne di più? Questa infatti è la domanda che la mia organizzazione “Kitchen Gardens International” si sta chiedendo e alla quale sta rispondendo. E la nostra risposta è essenzialmente questa: avremo bisogno di far leva sulle risorse ed il potere che abbiamo, gli orti e gli orticoltori che ci sono in modo da stimolarne di nuovi.
Una politica di incentivo alla coltivazione di orti
Stiamo usando tutti il codice fiscale per incoraggiare il trasporto e le case verdi, perchè non usarlo per il cibo “verde“? Stiamo parlando di un nuovo pacchetto di incentivi, perché non estenderlo agli orti? Perché no? Che cosa c’è ancora da fare?, abbiamo bisogno di agire localmente ed abbiamo bisogno di accertare che gli orti siano legali. Questo è un orto illegale, o almeno lo era. E’ stato fatto nel Michigan all’inizio dell’anno da una donna, madre di 4 figli, che per poco non ha dovuto scontare una sentenza a 93 giorni di carcere per aver coltivato un’orto di fronte a casa. Ok? Abbiamo ancora leggi del 20° secolo, dobbiamo aggiornare il nostro codice alle realtà che abbiamo di fronte adesso. E dobbiamo anche scoprire nuovi modi per portare la gente negli orti, persone che non hanno cortili. Penso che abbiamo anche bisogno di lasciare gli orti imprenditoriali e liberi.Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere. Coltiva il tuo orto sovversivo adesso!” Roger Doiron
(Sottotitoli a cura di Rupo e Gigliola per Transition Italia)