È proprio oggi, nella giornata di ferragosto, che voglio condividere questa riflessione con voi, perché sempre più spesso mi sembra di vivere in una società votata al consumo sfrenato, dove gli eccessi di qualsiasi tipo, ormai sono all’ordine del giorno, dove non ci sono più limiti, nella quale l’economia stessa è basata sulla creazione costante di desideri e bisogni indotti.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo messo in piedi un sistema totalmente insostenibile, disumano e malsano da qualsiasi punto di vista e che infatti genera insoddisfazione, malessere e frustrazione collettiva.

Eppure, già 2.500 anni fa, nell’antica Grecia, i grandi pensatori e filosofi avevano già capito tutto e ci avevano indicato la strada, con poche semplici parole, scolpite nella pietra, sul Tempio di Apollo a Delfi. Quelle parole, quel monito, quell’inestimabile suggerimento era: “Nulla di troppo”.

Pensateci… se noi tutti riuscissimo ad onorare e mettere in pratica questo concetto nella nostra quotidianità, migliorerebbe tutto, a partire dalle nostre stesse vite, per non parlare della condizione del nostro pianeta, ecc ecc.

Il mio dunque, è un invito o forse più un elogio alla sobrietà, che altro non è se non la moderazione nel soddisfacimento degli appetiti e delle esigenze naturali o più semplicemente, la rinuncia del superfluo.

Lasciare il lusso, lo sfarzo e l’ostentazione di tali frivolezze a chi ne ha bisogno per riempire il proprio vuoto esistenziale, di questi tempi in particolare, la trovo cosa nobile e virtuosa.

Ritrovare un po’ di sano equilibrio, moderazione, temperanza e misura, è la vera sfida, ciò che personalmente mi attrae e che vi auguro di cuore. Nulla di troppo.