Mi attaccheranno. Qualcuno ha già iniziato.
Per screditarmi, per ridicolizzarmi, per deleggittimarmi, per scoraggiarmi, per farmi pentire e infine, soprattutto, per farmi smettere.
Per farmi smettere di parlare e di scrivere a ruota libera, senza filtri, senza seguire il copione rappresentato dalla versione ufficiale dei fatti ovvero quello voluto e promulgato dalle autorità.
Per evitare che io continui a contestarli ma soprattutto a fargli perdere credibilità e consenso giorno dopo giorno, video dopo video, post dopo post.
Per togliere argomentazioni e contenuti a sostegno del dissenso civile, pacifico e democratico. Per questo mi attaccheranno.
Me ne diranno di tutti i colori e mi faranno passare per un ciarlatano, per un bugiardo o magari anche per un pazzo e un criminale. Possibile che si inventeranno da zero qualche storia o scheletro nell’armadio, qualche scandalo o rivelazione incredibile. Tutto è lecito nella loro battaglia per l’imposizione del pensiero unico, dell’azzeramento del pensiero critico e del beneficio del dubbio. Tutto questo per loro è intollerabile, perché inizia ad essere visto, letto e condiviso da tante, troppe persone.
Lo faranno a senso unico, senza darmi diritto di replica né durante un confronto pubblico, in maniera tale che il messaggio arrivi ai destinatari senza intoppi di alcun tipo. Ne vedrete delle belle, preparate i pop corn.
Sono pronto a tutto questo? No, non si è mai pronti a cose del genere ma non ho paura né apprensione perché ho le spalle larghe e sono sempre stato convinto – citando Kennedy – che “Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.”
E allora avanti tutta, schiena dritta e testa alta.
Viva la vita!