E’ proprio vero… “quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito”.
Il dito è lei, la ragazzina di 16 anni che sta muovendo folle oceaniche in giro per il mondo. La luna è la crisi climatica.

Scusate, sarò ingenuo, pressapochista, cinico, quellochevipare… ma a me di Greta Thunberg non me ne frega niente. Se è riuscita ad attirare l’attenzione pubblica su un tema così importante e fino ad oggi sempre sottovalutato-ignorato-snobbato-distorto, il come e perché mi interessano ben poco.

Finalmente si parla di ambiente! E’ da anni che associazioni e attivisti di tutto il mondo provano con tutte le loro forze a farsi sentire, spesso inutilmente e senza risultati. Ora qualcosa si sta muovendo.

Scendendo in piazza si risolve il problema? Assolutamente no, ma per lo meno la questione inizia ad avere l’attenzione che merita. E se decine di milioni di persone (soprattutto giovani) ora sono più sensibili sul tema ambientale, per me è cosa buona e giusta. Fanculo l’ipocrisia di chi critica!

Se il pianeta terra è un immondezzaio e la razza umana è a rischio estinzione, è solo colpa nostra: gli adulti di oggi che sono nati e cresciuti in occidente, senza mai porsi il problema delle risorse che consumavano o del proprio stile di vita totalmente insostenibile, se non vogliono scendere in piazza dovrebbero, per lo meno, starsene zitti.

Cina e India inquinano molto più di noi? E’ vero, perché anche loro hanno scelto la strada (tracciata dai sottoscritti) del capitalismo, del consumismo sfrenato, della crescita illimitata e della globalizzazione. E’ fondamentale infatti riuscire a sensibilizzare anche quei paesi.

Se secondo voi l’iniziativa di Greta e del movimento Fridays for Future non serve a nulla, datevi da fare in qualche altro modo, smettetela di chiacchierare e rimboccatevi le maniche.

E infine lasciatemelo dire: ha molte più “palle” questa ragazzina svedese di tutti voi messi insieme, che da dietro un monitor pontificate come foste i detentori della verità assoluta.