Negli ultimi anni sui social, specie quelli frequentati dai più giovani, va sempre più di moda tra influencer e personaggi pubblici, sfoggiare orologi di lusso, vestiti costosi, voli su jet privati a noleggio o a bordo di auto che costano quanto un appartamento. Dicono di farlo per motivare i loro follower, chi magari come loro parte da zero e si vuole fare da solo. Scopi nobili insomma.
Io invece ho l’impressione che stiano anche loro facendo un bel lavaggio del cervello alle nuove generazioni, convincendoli che i beni materiali e la ricchezza economica siano l’unica cosa che conta davvero. Che il successo sia quella roba lì e così si è felici. Nulla di più falso.
Per me un pezzente non è quello con le tasche vuote bensì colui che è vuoto dentro… e puoi avere anche tutti i soldi del mondo ma se hai solo quelli rimani un pezzente. Tanto più se hai bisogno di ostentarli per darti un tono.

Fortunatamente sta cosetta l’ho imparata già da ragazzino, penso soprattutto grazie ai miei genitori che mi hanno portato a vedere come se la passano altri in altre zone del mondo e di conseguenza a capire il valore dei soldi, del rispetto, della gratitudine.

Eccole qui le mie “ricchezze”. Si chiamano ESPERIENZE e sono ciò che di più prezioso possiedo, ciò che mi fanno sentire veramente privilegiato. Se al posto di questi viaggi (e di quelli con i quali ho visitato una settantina di paesi), avessi preso altre strade, state pur certi che oggi anch’io potrei sfoggiare qualche bel selfie con un Rolex al polso e il culo su una Lambo. Questione di scelte.

Pubblico ora queste foto perché solo quest’anno sono riuscito a concludere la “raccolta” delle 7 meraviglie del mondo moderno e mi andava di condividere questa riflessione con voi.

Le cose importanti della vita non sono cose.
Il vero viaggio è il trionfo assoluto del qui e ora.
L’uomo che viaggia lento, lontano e leggero, è l’uomo più ricco e fortunato del mondo.
Ciao.