Vasco ha scritto bellissime canzoni, tra tutte la mia preferita è Sally (il top se cantata da Fiorella Mannoia), ed è riuscito a reinventarsi mille volte, a restare sempre sulla cresta dell’onda. E’ il pioniere del rock italiano, il primo che è riuscito a riempire gli stadi, a muovere folle immense (anch’io sono andato a vederlo alcuni anni fa a San Siro). Vasco, normalmente, o si ama o si odia …e ad amarlo, in questi trent’anni di carriera, sono stati tanti, anzi tantissimi. Io non sono un grande fan di Vasco, però conosco quasi tutto il suo repertorio e apprezzo molti suoi dischi, gli riconosco insomma grandi meriti. Ciò nonostante, e nonostante tutte le cose elencate qui sopra, considero Vasco Rossi l’artista italiano più sopravvalutato del nostro Paese.
Secondo me la bravura/furbizia di Vasco è stata soprattutto quella di scrivere canzoni in cui la gente si riconoscesse, testi che ognuno di noi ha potuto “cucirsi addosso” e in cui sentirsi protagonista. Una gran dote certo, ma non sufficiente da giustificare il suo enorme successo. Dal punto di vista artistico inoltre, non ci trovo nulla di speciale in Vasco: non ha una gran voce, né suona strumenti dal vivo, spesso i suoi testi sono banali e l’utilizzo di alcuni intercalari ormai è scontatissimo (i vari “eeeh!”).
La gente ama Vasco perchè è un mediocre, perchè è il classico italiano medio… un po’ ignorante, un po’ strafottente, un po’ maledetto e selvaggio, ma nello stesso tempo romantico e malinconico. Essere mediocri al giorno d’oggi non rappresenta più un difetto anzi, in alcuni casi è visto come un pregio. Vasco infatti, non ha mai fatto nulla per far credere il contrario.
A me la mediocrità non piace, ma a molti altri (penso la maggioranza) assolutamente si!
Un artista eccelso, un cantante o autore che veramente si possa considerare Artista, non si sarebbe mai abbassato a una cosa del genere (vedi video qui sotto). Questa infatti, è la prova definitiva della mediocrità di Vasco…
Non siate che mediocri, otterrete tutto. (Charles Joseph de Ligne)
AGGIORNAMENTO del 3 ottobre 2011: Vasco denuncia, Nonciclopedia chiude e il web insorge