Durante le mie conferenze dell’ultimo anno, ho coinvolto il pubblico in un piccolo esperimento interattivo con l’intelligenza artificiale, facendo decidere alle persone in sala la trama di brevi storie che poi abbiamo chiesto di scrivere a ChatGPT per poi trasformarle in immagini. Ecco com’è andata.
Ora che il tour è finito pubblico di seguito tutte le immagini ottenute durante gli eventi nelle varie città, in base alle storie che le persone presenti in sala hanno deciso di far creare all’intelligenza artificiale.
Queste immagini, alcune delle quali trovo sorprendenti, sono il frutto della fantasia di migliaia di esseri umani e dell’esecuzione di una macchina. Un punto d’incontro affascinante.
Chi è venuto agli eventi o mi segue da un po’ sa bene qual è il mio approccio con queste nuove tecnologie, che non considero il male assoluto ma nemmeno strumenti innocui da accogliere a braccia aperte. Rimango convinto che il problema non sia mai la tecnologia in sé bensì l’uso che se ne fa e secondo me, il modo migliore per usarla è con umiltà, cautela e senso critico.
Per il resto, condivido l’opinione del noto astrofisico Stephen Hawking, quando disse che “l’intelligenza artificiale potrebbe essere la cosa peggiore o la cosa migliore mai accaduta a l’umanità”. Dipende solo da noi.
Consiglio la lettura di questo libro: Sopravvivere nell’era dell’intelligenza artificiale