A 36 ore dall’incidente che abbiamo avuto riusciamo ad aggiornare il blog e rendere pubblica la notizia. Nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 2.00 ora locale, qui a Oklahoma City, Ric è rimasto ferito a causa di una caduta dal cassone di un pick up (jeep). Ha riportato una ferita sulla parte superiore della fronte sinistra e un trauma cranico. Nessuna frattura. Non ha mai perso conoscenza ma appena caricato in ambulanza è stato sedato, quindi addormentato. Attualmente si trova ricoverato al reparto rianimazione dell’ospedale St. Anthony di Oklahoma city. Le condizioni sono stazionarie. Le funzioni vitali e la respirazione sono buone. Lo tengono sedato perchè altrimenti da sveglio potrebbe far resistenza alle cure o agitarsi. Potrebbero comunque decidere di svegliarlo a breve. Per la caduta che ha fatto (un volo di diversi metri, terminato sull’asfalto della strada) è stato fortunato, perchè avrebbe potuto riportare ferite peggiori o fratture di vario tipo. Aspettiamo novità e miglioramenti da un momento all’altro. Siamo ottimisti come i medici che lo stanno seguendo. L’ospedale in cui si trova è ottimo e il personale qualificato. Fortunatamente quindi è successo in una città e non in una località isolata, dove sarebbe stato molto più difficile gestire la situazione.

Io (Sir) e Tinto stiamo bene. Durante l’incidente eravamo anche noi sul pick up, di fianco a Ric, ma siamo riusciti a tenerci sul cassone e siamo rimasti a bordo, senza riportare quindi alcuna ferita.

Il pronto soccorso dell'ospedale St. Anthony

Il pronto soccorso dell'ospedale St. Anthony di Oklahoma City

In realtà, non si è trattato di un incidente ma di una manovra folle e pericolossisima (una brusca sterzata a circa 100 km/h e una frenata improvvisa) di chi in quel momento guidava: si tratta di una ragazza di 25 anni di qua, conosciuta la stessa sera in un locale. Dopo aver incontrato lei e due sue amiche in un pub, ci siamo spostati in un altro locale insieme, a bordo delle loro auto. Si trattava di ragazze tranquille e normali. Passate alcune ore insieme nel nuovo locale, una di loro se ne è andata via da sola con la sua auto e noi tre siamo quindi rimasti con le altre due. Al momento di tornare a prendere la nostra auto, ci hanno invitato a salire sul cassone del loro pick up e qui vorrei approfondire un attimo la cosa: viaggiare nei cassoni dei pick up, qui in alcuni stati americani (tra cui l’Oklahoma), è legale e assolutamente normale. La maggior parte delle auto qui sono pick up. Oklahoma City inoltre, non è una città particolarmente grande o pericolosa. Il nostro sbaglio quindi, se c’è stato, è stato eventualmente quello di ignorare le condizioni della ragazza alla guida (in stato di ebbrezza, ma non evidente).

Tornando al racconto dei fatti, siamo quindi partiti a bordo del pick up. Abbiamo notato subito che la velocità del mezzo era esagerata così abbiamo chiesto più volte alla ragazza di rallentare e guidare con più prudenza. Richieste che non hanno avuto ascolto. Nel momento in cui, io ho provato ad alzare la voce chiedendo di fermare l’auto per farci scendere, Ric si è alzato e diretto verso la parte anteriore del cassone del pick up per provare anche lui insieme a me, a far fermare il mezzo. In quell’istante la ragazza alla guida ha sterzato bruscamente e inchiodato, facendo volare Ric sulla strada. Prima che potessimo accorgercene, la guidatrice è scesa, si è diretta verso Ric e l’ha trascinato a bordo della strada per qualche metro, prima di rimontare in auto e scappare! La manovra che ha fatto aveva senz’altro l’obiettivo di farci volare tutti dal cassone del pick up, su questo non ci sono dubbi (sulla strada non c’era alcun ostacolo o altre auto, nè lei ha perso il controllo del mezzo). Abbiamo consegnato alla polizia locale la targa dell’auto, alcune foto di lei e anche il suo nome e cognome. Stiamo seguendo gli sviluppi di questa situazione, per capire se e quali provvedimenti prenderanno le forze dell’ordine. 

Chiaramente a questo punto, il viaggio è compromesso e la priorità assoluta è la salute di Ric. Prima di prendere qualsiasi decisione aspettiamo l’evolversi degli eventi.  

Io e Tinto staremo qui finchè sarà necessario. Siamo in un hotel vicino all’ospedale e facciamo visita a Ric almeno 2-3 volte al giorno. In ospedale hanno i nostri recapiti e ci chiamano per qualsiasi novità. Ci siamo assicurati che Ric riceva tutte le migliori cure ed attenzioni possibili. Alcuni familiari di Ric ci raggiungeranno già domani. Consolati italiani e ambasciata sono già al corrente della situazione e seguono il caso. La nostra assicurazione sanitaria ci sta sostenendo e ci supporta sia dall’Italia che dagli Stati Uniti.
L’unica cosa da fare ora è aspettare.

Ric is strong. Ric will goes on! Ciao amici. 

Ric giovedì pomeriggio a Oklahoma City

Ric giovedì pomeriggio a Oklahoma City