Capita che Il Gazzettino pubblichi la notizia di 3 immigrati minorenni rinvenuti in un camion pieno di angurie a Cortina d’Ampezzo, semi-congelati e disidratati.
La notizia viene riportata sulla pagina Facebook ufficiale del quotidiano e qui si scatenano le bestie: non trovo altri termini per definire gli autori dei commenti che riporto di seguito, anche se il paragone non è corretto in quanto gli animali sono senza dubbio più intelligenti e civili di questi personaggi.

Esordisce il primo così (e la cosa incredibile sono i 9 che apprezzano):

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Dopodiché arriva un certo Maurizio che ci delizia con un lessico da diplomatico:

commento gazzettino immigrati 02

E sempre lui rincara la dose (con altri 5 che sottoscrivono):

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Poi Gabriele prende parola e sentenzia:

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Infine Michela, con grazia e sapienza conclude:

commento gazzettino immigrati 05

Ora, qui parliamo di gente che non sa nemmeno scrivere in italiano corretto frasi composte da 5 parole e si permette di esprimere giudizi di tale portata, sbandierando patriottismo e orgoglio nazionale. Ma con quale coraggio?

Il problema è che questo non è un caso isolato, di botta/risposta del genere ne è pieno il web. E allora ecco che urge sempre più quella cosa che da anni propongo e che spero qualcuno prenda in seria considerazione al più presto, la patente di internet.

Esternazioni come quelle riportate qui sopra mi fanno mettere in dubbio il nostro sistema politico e sociale: che barbari del genere abbiamo diritto di voto, a me, è una cosa che fa sinceramente ribrezzo e paura.

La raccolta completa di queste e altre perle si trova QUI.
Chi gestisce la pagina de Il Gazzettino (così come qualsiasi pagina) non dovrebbe limitarsi a inserire le notizie bensì sarebbe il caso che moderasse le “discussioni” (se così possiamo definire questi cocktail di porcate), rimuovendo i commenti indecenti e allontanando chi non sa esprimersi in modo civile.

AGGIORNAMENTO DEL 23.08.2014
Se esistesse un premio per i peggiori utenti facebook di una pagina, la vincerebbe Il Gazzettino a mani basse. Basta leggere qualche commento a caso presente sulla pagina, per rendersi conto del livello di ignoranza, idiozia, intolleranza, razzismo, inciviltà e ottusità dei loro lettori. E la cosa peggiore è che la redazione, come gestori della pagina, non fa nulla per moderare e amministrare decentemente questo strumento ma anzi, con titoli provocatori agevolano dibattiti accesi e violenti. Vorrà dire che gli va bene così. QUI l’ennesimo esempio.
E a questi “signori” regaliamo 300mila euro l’anno di contributi pubblici per l’editoria.