Non è la prima volta che ho problemi di “restrizioni” e censure su Facebook. Questo il precedente.
Da questa mattina il mio account è stato nuovamente sospeso, ma solo per 24 ore. Il motivo è l’inserimento di un’immagine “eretica” su una delle pagine che gestisco. Ecco l’immagine, che sul social network è stata rimossa e che riporto di seguito (con una piccola modifica per evitare eventuali problemi legali):

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 19,16-21): Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?”. Egli rispose: “Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese: “Quali?”. Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?”. Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”.

Ha ragione Facebook. Forse ho infranto le leggi italiane a riguardo.
Secondo l’articolo 8 del Trattato del 1929 infatti, il papa è equiparato al presidente della repubblica italiana.
E l’articolo 278 del nostro codice penale dice che chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Inoltre, secondo gli articoli 403 e 404, è reato ostentare pubblicamente disprezzo per il sentimento religioso e per la persona del papa.

Ma per quanto mi riguarda quando una legge è ingiusta, è corretto infrangerla ed è giusto disobbedire.
L’attuale papa, Benedetto XVI, ha un curriculum vitae aberrante: basti sapere della militanza nella Gioventù hitleriana, degli innumerevoli scandali legati alla pedofilia in cui è coinvolto e della continua ostentazione di ricchezza e lusso. Divulgare i suoi orrori non equivale a offendere onore e prestigio dal momento che non si può offendere una persona che non ha né onore né prestigio.

Certo è curioso come il social network più grande del mondo si preoccupi di intervenire in modo così severo per contenuti del genere…

p.s. Nel frattempo mi sto sbattezzando: ulteriori info a breve.