Alcuni giorni fa ho inviato all’Ordine dei Giornalisti i chiarimenti che mi erano stati chiesti a fronte di alcune segnalazioni ricevute sul mio conto e che l’Ordine stesso aveva deciso di accogliere.

Ora stanno valutando un’azione disciplinare nei miei confronti o magari anche l’espulsione. Nel frattempo ho già preso una decisione a riguardo, indipendentemente da quanto mi verrà comunicato dall’Ordine. Renderò tutto pubblico al momento opportuno.

Quello che posso dire ora è che quando presi questo tesserino, 14 anni fa, ero incredibilmente orgoglioso e onorato. Oggi quasi mi vergogno di far parte di questa categoria.

E se posso ancora camminare a testa alta, essere fiero del mio lavoro e continuare a svolgerlo con grande passione, non è certo perché faccio parte di un ordine ma tutt’altro: è proprio perché ho sempre parlato e scritto senza filtri, senza interessi economici, senza padroni e senza timori. Ma soprattutto senza dover per forza di cose stare sempre all’interno di quegli odiosi confini dettati dal perbenismo, dall’omertà e da sto gran cazzo di politicamente corretto.