Alcuni giorni fa mi ha contattato una giornalista di GQ (nota rivista dedicata all’universo maschile) per una breve intervista telefonica riguardo ai miei progetti di viaggi e comunicazione. Oggi è stato pubblicato on-line un articolo intitolato “Il viaggo? me lo paga lo sponsor” di cui riporto di seguito la parte che mi riguarda:
Chi non è pratico di Internet resta a casa? C’è qualcuno che ha realizzato il suo sogno contando (quasi) esclusivamente sulle sue forze, senza l’uso, almeno all’inizio, del Web. Matteo Gracis, 27enne di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, è riuscito a farsi finanziare ben tre viaggi auto promuovendosi. Il primo in Spagna, il secondo in America (Stati Uniti e Canada), e il prossimo in Himalaya. “La partenza è prevista per il 3 ottobre; già mi sono attivato per trovare qualcuno che creda nel mio progetto e capisca le sue potenzialità”. Matteo infatti ha aperto un blog, ad hoc, una sorta di diario di viaggio aggiornato quotidianamente con foto e commenti a caldo.
Due mesi on the road gli sono costati (agli “sponsor”) 4 mila euro, voli inclusi. “Prima di partire”, sottolinea Matteo, “ho fatto una ricerca di alberghi, pensioni e quant’altro anticipando l’idea del viaggio e la funzionalità del mio blog realizzato ad hoc. In molti hanno capito e ospitato gratuitamente, in cambio di una citazione e/o foto pubblicata”. Cosa ci guadagnano gli sponsor? Visibilità, anche con chi magari non ha mai sentito parlare di loro. “Il blog del viaggio in America nel 2008 aveva raggiunto 20 mila accessi unici, dopo due anni ne ha 45 mila, quello in Spagna 3000, oggi ne ha 18 mila”. “Penso di non aver inventato nulla”, ha aggiunto infine il giovane viaggiatore, “per il momento non ho ancora incontrato nessuno che ha fatto la mia stessa cosa”.