Sognavo la nascita di un nuovo mondo, un mondo più giusto, più solidale, più a misura d’uomo.
Sognavo una nuova società, basata sulla collaborazione più che sulla competizione, capace di accettare e valorizzare le differenze di ognuno, allontanandosi così dall’omologazione.
Sognavo la nascita di una nuova massa critica di cittadini attivi, partecipi, coraggiosi e determinati.
Sognavo che i veri nemici dei popoli venissero allo scoperto, perdessero le loro maschere e si palesassero per quello che sono realmente: nient’altro che vili affaristi senz’anima né vergogna, squali travestiti da filantropi e benefattori.
Sognavo piazze piene di persone senza bandiere di partiti politici, di schieramenti, di fazioni. Uniti solo dal desiderio comune di libertà, giustizia e diritti per tutti.
Sognavo un cambio di rotta, una rivoluzione gentile, fatta di nuovi progetti e iniziative, di voglia di cambiamento, di auto-determinazione, di disobbedienza civile, di aria nuova e strade mai percorse prima.
Sognavo la nascita di nuove scuole parentali, asili nel bosco, associazioni culturali, eco-villaggi e comuni, gruppi di acquisto solidale, orti urbani e condivisi, auto-produzione, indipendenza energetica, consumo critico, decrescita felice, piattaforme di baratto, scambi di esperienze e nuovi modi di fare rete.
Sognavo un’ondata di pensiero critico e beneficio del dubbio, un qualcosa capace di scuotere le coscienze e ampliare la nostra consapevolezza.
Sognavo che quei ciarlatani autoproclamatisi professionisti dell’informazione, coloro i quali hanno smesso da tempo di fare giornalismo a favore della propaganda, perdessero del tutto la loro credibilità e che finalmente venissero riconosciuti come mercenari e zerbini al servizio di istituzioni e multinazionali.
Sognavo che molti finalmente, si rendessero conto che le classi dominanti, hanno a cuore soltanto il mantenimento dello status quo e qualsiasi cosa fanno è solo ed esclusivamente per i loro interessi.

Sognavo che i miei figli, potessero guardare al futuro con speranza, un futuro diverso da quello che fino a qualche anno fa sembrava tracciato, un futuro che ora, grazie anche a tutto quello che è successo, nel bene e nel male, può essere scritto con un nuovo entusiasmo e un’energia che non sapevamo nemmeno noi di avere.

Ieri avevo un sogno. Oggi lo vedo, lo sento, questo sogno si sta trasformando in realtà.