Nel luglio del 2019 pubblicai un post con queste poche parole: “Il Movimento 5 Stelle è morto”.
Molti furono gli scettici. Oggi ne abbiamo conferma. Il grafico qui presente con il riepilogo delle ultime elezioni è la prova definitiva. Sono neve al sole, stanno scomparendo giorno dopo giorno. E per fortuna, con quello che hanno e stanno combinando!
In realtà sono convinto che il tracollo sia iniziato nel 2016, con la dipartita di Gianroberto Casaleggio e il colpo di grazia sia arrivato nel 2018 con il primo inciucio per formare il governo con la Lega. Da lì in poi, si è perso tutto.
Questo è quello che succede quando non rispetti le promesse fatte agli elettori, quando fai alleanze con chi dicevi di voler combattere, quando infrangi le speranze delle persone. Milioni di persone, che avevano creduto in un sogno, una visione, un vero cambiamento (tra questi c’ero anch’io). Tutto gettato al vento.
Per il resto, il vero e unico vincitore di questa tornata elettorale è “il partito del non-voto”: un italiano su due non ha votato, astensione record quasi ovunque. I cittadini non hanno più alcuna fiducia nella politica (e come biasimarli).
Al governo d’altronde abbiamo un unico grande partito con una finta opposizione. In una situazione simile, sorge spontanea e lecita una domanda: ha ancora senso votare?
In tutto questo, personalmente coltivo un unico grande desiderio: una rivoluzione totale, che rada al suolo (metaforicamente parlando) questa melma sudicia.
A riveder le stelle si… ma quelle vere!