Sento sempre più spesso di gente che fugge dall’Italia.
Gente stufa, delusa, avvilita. Gente che a volte si sente oppressa, tenuta in gabbia o al guinzaglio, altre si sente presa in giro, imbrogliata, derubata. Gente che non si accontenta, per fortuna, e allora se ne va. 
Spesso partono con l’amaro in bocca, sapendo di lasciare un Paese che è impossibile non amare, per la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni. Spesso per partire abbandonano certezze, comodità, amicizie e vanno incontro a giorni incerti, difficoltà, sconosciuti. Ma ciò nonostante vanno e una volta via nessuno di loro ha rimorsi.
Ciò nonostante vanno e se li incontri qualche anno dopo, li vedi sorridenti come non mai. 
Sono persone giovani il più delle volte, persone che hanno ancora la forza e la volontà per mollare tutto e andare. 
Sono persone non disposte a rinunciare a determinati valori, a certi stili di vita, a scelte personali che ritengono intoccabili.
Sono persone che non scendono a certi compromessi, che non accettano certe restrizioni, e soprattutto che si ritengono in grado di gestirsi certe libertà, senza il bisogno di qualcuno che gli imponga cosa sia lecito e cosa invece sia proibito fare.
Sento sempre più spesso di appartenere a questo genere di persone. 

Jet